Nel sogno di Ruadh

La civiltà celtica, le sue tradizioni, i suoi credo, la sua essenza tutta sono contenuti nel racconto “Nel sogno di Ruadh”. La visione, lo studio della natura, la magia praticata dai sacerdoti druidi sono elementi di coesione che legano il racconto poetico alla realtà. In questo testo la natura è vista come anima vivente, come essenza indispensabile per la stessa esistenza degli esseri umani. Ogni elemento è fondamentale e sacro. La vegetazione con i suoi secolari alberi di quercia e gli arbusti di vischio e verbena sono elementi che corrispondono alle basi della loro vita trascorsa in costante contatto con la natura e nel totale rispetto della stessa. Ruadh, nipote del grande druido Mug Ruith è un giovane ragazzo di quindici anni che ama lo studio della magia, probabilmente tramandatogli dal nonno. I druidi nel periodo celtico assumevano un’importanza predominante, erano in grado di prevedere il futuro, interrogare le tempeste, le viscere degli uccelli e fare pozioni mediche e intrugli necessari alla cura delle malattie dell’epoca. La natura e le divinità adorate accorrevano in loro aiuto e li proteggevano in ogni occasione. La preghiera e i riti propiziatori erano il contatto. Nella tribù del fiume Nero la vita scorreva nel migliore dei modi fino all’arrivo del popolo latino che con forza e determinazione avrebbe segnato la loro fine. Il bardo cantore sfuggito alla morte racconterà la loro storia, canterà le loro passioni e terrà in vita lo spirito di grandi uomini del tempo.